Camillo Sbarbaro, uno dei massimi poeti del Novecento letterario italiano.

Passeggiate per Spotorno e ammirate la Targa Commemorativa per il Poeta Camillo Sbarbaro. Il poeta, nato a Santa Margherita, si stabilì una prima volta a Spotorno nel 1941, a causa della guerra, quando la sua casa di via Montaldo a Genova, vicino al Cimitero di Staglieno, divenne troppo esposta al rischio dei bombardamenti.

Ma il suo legame con Spotorno affondava le radici nell’infanzia, quando trascorreva al mare le vacanze con i nonni materni. 

Purtroppo, nel maggio del 1944 il poeta e i suoi familiari si allontanarono dal Comune rivierasco; nel 1951 Sbarbaro si ritirò definitivamente a Spotorno nella casa di via Finale con sua sorella Lina e la zia Benedetta e rimase fino alla sua morte. 

ll premio Nobel Eugenio Montale dedicò una sezione delle prime pagine della raccolta “Ossi di seppia” proprio a Camillo Sbarbaro, definendolo “estroso fanciullo”

Ogni volta che il poeta faceva ritorno a Spotorno, ritrovava sempre una situazione di serenità e di adesione alla natura ligure.

L’amore per questa terra viene infatti descritto nelle sue poesie; piccoli fatti quotidiani capaci di suscitare grandi suggestioni poetiche, come in questo breve brano:

Quest’anno le agavi del litorale han messo il fiore: un’alberella di pannocchie bionde, alloggio alle vespe. Sulla vertebra nuda della strada, sui monti calvi e calcinati luglio si accanisce. Scarnito l’osso, il paese s’apre secca fauce sul mare; che ne elude la sete spruzzandolo di schiume amare.

Il Golfo dell’Isola, una terra di ispirazione poetica e lirica per illustri poeti, come per il grande artista Camillo Sbarbaro.

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